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Un weekend in Sicilia
è sufficiente appena per sentire il profumo di questa splendida terra,
meno di un antipasto ma già talmente gustoso da lasciar presagire un
pasto da re. Se
in Sicilia non ci si è mai stati, non si può prescindere dal suo
capoluogo, Palermo, e se magari ci si vuole spostare un attimo più in
là, si può raggiungere il delizioso borgo normanno di Cefalù. Il centro storico di Palermo è davvero enorme, impossibile da visitare in un giorno o due. Tuttavia, si può comunque organizzare un percorso con dei “must” da racchiudere in una giornata.
PALERMO
Palazzo Reale e Cappella Palatina
Si parte da uno dei simboli della città, nonché fra i monumenti in assoluto più visitati. Si tratta del Palazzo dei Normanni,
una costruzione che racchiude in sé alcuni secoli di storia. Da dimora
degli emiri arabi fino al IX secolo, era composto da 4 torri
quadrangolari di cui oggi rimane solo la Torre Pisana.
In
seguito alla discesa dei Normanni per cristianizzare la Sicilia, il
palazzo subì parecchie modifiche, e divenne sede di Re Ruggero, che
costruì al suo interno la cappella privata, chiamando a rapporto tutte le migliori maestranze bizantine affinché realizzassero quel capolavori di mosaico e soffitto a muqarnas che possiamo ancora ammirare oggi.
Cattedrale
Si percorrono poche decine di metri per raggiungere la Cattedrale, anch'essa passata da enorme moschea musulmana e cattedrale cristiana sempre in seguito alla dominazione normanna. L'architettura
è particolare, racchiude in sé parecchi stili: dall'arabo al normanno,
dal gotico al rinascimentale finanche al neoclassico nelle sue cupole
ottocentesche. All'interno, nella cripta, il tesoro dei Re e le tombe imperiali e reali dei normanni.
Quattro Canti
Percorrendo il Cassaro, all'incrocio con via Maqueda si forma il crocevia noto come Quattro Canti, con splendide statue barocche in ognuno dei 4 angoli raffiguranti le 4 stagioni, i 4 re spagnoli e le 4 sante patrone di Palermo. Adiacente, la Piazza Pretoria con la sua fontana nota come “Fontana della Vergogna”, per via della nudità delle sue statue, e nella piazzetta immediatamente a fianco le chiese di San Cataldo, con le caratteristiche cupolette rosse, e della Martorana.
Teatro Massimo
Si scende via Maqueda, tra mercatini, palazzi nobiliari e ogni tipo di gastronomia, per raggiungere Piazza Verdi
ed il suo Teatro Massimo, terzo d'Europa, magnifico capolavoro in stile
neoclassico, con l'ingresso monumentale che ricorda quello di un tempio
greco e le due statue dei leoni che fiancheggiano la scalinata.
Piazza Politeama
Da piazza Verdi, si attraversa il “Salotto di Palermo” per raggiungere Piazza Politeama, con l'omonimo teatro, sede dell' Orchestra Sinfonica Siciliana. Qui lo stile neoclassico si fonde con il pompeiano;
la copertura del tetto, che stona con il resto dell'architettura,
lascia intendere che inizialmente il Politeama era concepito come circo,
un po' come il Colosseo di Roma, per diventare solo successivamente un teatro.
Dove dormire e dove mangiare
Trovare degli alloggi economici a Palermo
non è impresa ardua, tutt'altro. Moltissimi b&b ed affittacamere in
pieno centro storico mettono a disposizione camere deliziosamente
arredate anche a 20 euro a notte a persona. Allo stesso modo, specie se siete amanti dello street food (se non lo siete, qui lo diventerete), si può pranzare o cenare anche con 5 euro a persona, bevande incluse!
CEFALU'
Cattedrale
La Cattedrale di Cefalù
è legata a filo diretto con quella di Palermo. La struttura è molto più
chiaramente normanna, voluta dalla stessa stirpe che trasformo
l'originale moschea del capoluogo in cattedrale.
La leggenda racconta che Ruggero II,
in navigazione nelle acque del Mediterraneo, fu colto con la sua flotta
da una violenta burrasca. Fece voto alla Madonna di costruire una
Cattedrale nel porto che l'avrebbe portato in salvo. Ebbene, la tempesta
lo portò proprio a Cefalù.
Lavatoio medievale
Si tratta di un antico sistema di lavanderia a cielo aperto:
attraverso delle scalinate in pietra lavica si raggiunge un sistema di
vasche comunicanti che si riempiono d'acqua attraverso delle bocche
leonine. L'acqua, attraverso uno scolo, raggiunge il mare. Nelle vasche è
possibile vedere gli appoggi per strofinare i panni da lavare.
Osterio Magno
Nato come residenza reale di Ruggero II, ricalca l'architettura chiaromontana trecentesca. Ricostruito dalla potente famiglia dei Ventimiglia, si distingue per le sue splendide finestre trifore e bifore che illuminano lo splendido salone interno. In una delle facciate, si distinguono anche bicromie in tufo e pietra lavica.
Il Tempio di Diana
Rivolgendo lo sguardo in alto in direzione della Cattedrale, si possono scorgere alcune rovine di un tempio megalitico risalente addirittura al V sec. a.C.
Si
tratta dei resti del Tempio di Diana, antico santuario che si pone in
una posizione estremamente panoramica. Raggiungerlo è piuttosto
impegnativo, poiché vi è un lungo percorso in salita con una lunga
scalinata, ma la vista sia durante il tragitto che una volta in cima,
vale sicuramente lo sforzo.
Dove dormire e dove mangiare
Siamo
in una delle mete turistiche più gettonate della costa settentrionale e
di tutta la Sicilia in generale. Tuttavia, si possono trovare b&b economici a Cefalù , anche se i prezzi rispetto a Palermo salgono un po', specie in alta stagione.
Tra ristoranti e taverne, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Specie lungo il corso Vittorio Emanuele, tantissime enoteche, come “Le Petit Tonneau”, propongono eccellenti degustazioni di vino con bruschette e deliziosi patè.
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